Caro Dio …


Volare

Caro Dio,

quando ero piccola ti chiedevo tante volte: “Perché?”.
Quanti perché sono rimasti senza risposta,
quanti perché si sono aggiunti nel frattempo,
quanti perché sono caduti
in una placida accettazione
che tante, troppe cose
in questo mondo sono destinate
a restare senza risposta.

Grazie Dio
per avermi concesso
due ore di sano, improvviso
pianto liberatorio stanotte.
Ieri sera
quando ho ricevuto la notizia
la mente ha colto,
ma l’emozione,
troppo grande,
si è raggelata.

Caro Dio,
quanto ti ho invocato stanotte,
quanto ho gridato:
“Prendi me,
ti prego,
prendi me,
se può servire
a salvare lui!”.

Lui è così giovane,
pieno di vita
e capace di vivere
tutto quello che gli hai offerto
e che ancora oggi
continui
a offrirgli.

Anche la malattia.
Fino all’ultimo giorno.
Forse.

Caro Dio,
“Prendi me,
ti prego,
prendi me,
se può servire
a salvare lui!”.

Lui ha ancora tanto
da donare agli altri,
come faranno i genitori,
il fratello,
i nipotini,
gli amici,
i colleghi,
e le persone care
all’oscuro di tutto, fino alla fine,
ad affrontare tutto questo?

Caro Dio,
“Prendi me,
ti prego,
prendi me,
se può servire
a salvare lui!”.

Caro Dio,
non so
cosa dobbiamo imparare
da questa esperienza,
lui,
io,
e tutte le persone coinvolte,
forse in questa vita,
fino in fondo
non lo comprenderemo.

Tu sei buono
e generoso,
e onnipotente,
e vasto,
ma soprattutto inconoscibile,
come inconoscibili
sono le tue ragioni.

Ma esattamente
come quando ero piccola
torno a chiederti:
“Perché?”.

Caro Dio,
aiutaci
ad accettare l’inevitabile,
a non porci tante,
spesso inutili,
domande,
ad affidarci a te,
sopra e nonostante tutto.

Ma,
caro Dio,
se puoi,
se vuoi,
“Prendi me,
ti prego,
prendi me,
se può servire
a salvare lui!”.

Però,
fai
tu …

#dalprofondodelcuore

(fonte immagine: http://www.sottounarcobalenodiluce.com/scegliere-e-spesso-un-vero-dilemma/)

Semplicemente, dare …


nozze-anziani

Tempo fa conobbi una persona
piuttosto avanti con gli anni
che si dedicava con tutto se stesso al volontariato.
Faceva un’infinità di cose.
Gli manifestai la mia immensa ammirazione.
Lui mi rispose: “Un giorno potrei avere bisogno io e allora magari qualcuno a sua volta aiuterà me”.
Sentii un improvviso gelo avvolgermi ..

Beati coloro che danno al prossimo
senza aspettarsi nulla in cambio.
Nè oggi, nè domani, nè dopodomani, nè mai.
Neppure un grazie.
Neppure di essere accettati ..

Anna Fata

#ilcoachingolistico

(fonte immagine: http://www.studiolegalegassani.it/boom-nozze-miste-tanti-anziani-allaltare/)

La perfezione di un genitore ..


genitore padre figlio

Ieri ho ascoltato la testimonianza di un genitore che mi ha colpita molto:
“Quando è arrivato nostro figlio, anche se voluto, dopo tanti anni,
non eravamo pronti, abbiamo sbagliato tutto”.
Ho sentito l’immane dolore di questa persona.

No,
non credo che un genitore sbagli,
soprattutto se agisce con buone intenzioni.
No,
non credo che un genitore
sia mai abbastanza pronto per questo ruolo.
Neppure dopo l’arrivo dell’ennesimo figlio.
Figuriamoci di fronte al primo.
No,
non credo che un figlio
non possa riuscire ad essere grato,
una volta adulto e auspicabilmente consapevole e comprensivo,
che tutto quello che è accaduto
é sempre stato per il suo meglio …

Anna Fata

#ilcoachingolistico

(fonte immagine: http://www.psicologhedifamiglia.it/…/consulenza-psicologic…/)

Investire soldi o sviluppare i talenti?


germogli

Spesso mi capita di sentire parlare di investimento,
specie in merito a tempo, soldi, energie
che si ripongono in se stessi, nel partner, o nei figli.

Considerato che investire, come Treccani ci ricorda
è, tra i tanti significati, “impiegare utilmente risparmi”,
e per la psicoanalisi è “caricare qualcosa o qualcuno di una componente affettiva”, l’uso di questo termine nel frangente sopra esposto
mi ha sempre destato qualche perplessità.

Quel che mi suscitava e ancora oggi mi suscita
è una sensazione di deposito fruttifero in banca,
o.. l’acquisto di un biglietto della lotteria,
con tanto di attesa vincita moltiplicata!

Ora mi chiedo: non è forse nostro compito,
per noi stessi, per il partner, i figli, o i dipendenti della propria azienda,
creare semplicemente e umilmente
il terreno favorevole
affinché i loro talenti possano emergere e fruttificare?
E che questo accada secondo le loro predisposizioni,
modi, tempi, frangenti, contesti,
e non secondo le nostre attese e previsioni?

Ai posteri l’ardua sentenza …

Anna Fata

#ilcoachingolistico

(fonte immagine: http://www.salutepsicosomatica.it/come-germogli-lo-schiudersi-dell%E2%80%99adolescenza/)

L’amore in sè…


amore in sè

Anche tu ti meriti un Amore immenso,
di quelli che ti fanno emozionare, sobbalzare, sussultare,
piangere, ridere, senza ragione apparente,
che rende un po’ ‘speciale’ ogni tua piccola banalità quotidiana,
ma che soprattutto dà un senso, una direzione, uno scopo ultimo
alla tua esistenza.

No, l’Amore di cui parlo
è molto più vicino di quanto tu possa immaginare.
Non dipende da un luogo, da una persona, un oggetto,
ma è dentro di Te.

E la bella notizia è che si può risvegliare in ogni istante,
basta poco, a patto che tu sia disposto a concedertelo.

E allora perché aspettare ancora?
Perché titubare oltremodo?
Spetta a te e solo a Te risvegliarti nell’Amore.
Tutto il mondo, poi, si muoverà di conseguenza ….

#ilcoachingolistico

AnnaFata

(fonte immagine: http://revivenations.org/blog)

Nel mondo, con coscienza …


candela

A coloro che pensano che il mondo sia ‘ingiusto’,
che si malefico, che non valga la pena impegnarsi,
perché tanto non porta a nulla,
perché tanti ‘gli altri’ fanno il comodo loro,
perché tanto vincono sempre i più forti, i più furbi,
perché tanto non si verrà mai riconosciuti, ricambiati,
ringraziati, apprezzati,
nella mia piccola esperienza vi dico:

Quel che nel mondo si compie,
a prescindere dall’etichetta giusto-ingiusto, buono-cattivo,
ma semplicemente guidati dalla sensibilità della coscienza
che ciascuno di noi detiene,
non è mai in funzione di ‘altro’ o ‘altri’,
ma semplicemente perché *sentiamo* che così deve essere.
Compierlo significa essere in pace con la nostra coscienza.

Per riassumere con una citazione eloquente:

” Qualcuno dice: «A cosa serve sforzarsi di essere onesto, buono e generoso, dal momento che ovunque, nella società come nella natura, regna la legge della giungla? Perché dovrei fare eccezione?». Quante volte si sente questo ragionamento! Ma coloro che parlano così tengono conto solo di ciò che vedono sulla terra, e che rappresenta solo una parte della verità. Se gettassero uno sguardo verso il cielo, vedrebbero che c’è anche il sole, e il sole è l’altra metà della verità. Allora, se tutto ciò che vedete sulla terra vi scoraggia e vi rattrista, pensate al sole, accettate le sue leggi, imitatelo e ritroverete il coraggio e la gioia.”. (Omraam Mikhaël Aïvanhov)

Anna Fata

#ilcoachingolistico

(fonte immagine: http://www.ideegreen.it/come-preparare-una-candela-profumata-11652.html)

Il cambiamento: illusione o realtà?


caramelle

Quando ero piccola, nella mansarda dell’allora casa di Monza
c’era un bel caminetto,
e sopra, tra i tanti soprammobili, un imponente e capiente vaso di cristallo.
Se il suo valore economico fosse stato pari al suo peso,
di certo era assai prezioso.
Per me, tuttavia, la preziosità era costituita dalle caramelle che conteneva.
Periodicamente cambiavano, di pari passo col consumo.
Bon bon ripieni alla frutta, al caffè, al miele, alla crema,
toffee alla frutta, al latte, alla liquirizia,
gommose alla liquirizia, alla coca cola, alla frutta,
fondenti alla frutta, alla menta,
gelèe alla frutta,
croccantini di nocciola ricoperti di cioccolato fondente…
l’elenco potrebbe continuare a oltranza.

Oggi quella casa non appartiene più ai miei genitori,
il camino è stato abbattuto,
il vaso si è perso nel trasloco.

Quando, però, vado al supermercato
ritrovare alcune di quelle caramelle in bella vista in vendita
mi scalda il cuore.

E’ bello, a volte,
coccolarsi nella pseudoillusione
che, tutto sommato,
qualcosa nella vita
sembra sopravvivere
anche ai più grandi cambiamenti …

Anna Fata

‪#‎dalprofondodelcuore‬

(fonte immagini: http://www.caramellina.it/)

Essere se stessi


essere se stessi

Sapete cosa vi dico, cari Amici, stasera?
Vi dico che in quasi vent’anni di pratica come psicologa
abbiamo tutti le stesse paure, bisogni, desideri.
Tutti vogliamo essere ascoltati, accolti, accettati, amati.
Tutti temiamo di essere rifiutati, abbandonati, giudicati, feriti.
Questo è ciò che rende così complicate le relazioni,
soprattutto quelle affettive,
in cui ci sarebbe l’opportunità di aprirsi e svelarsi per ciò che si è.
Spesso non lo facciamo, fuggiamo,
ci nascondiamo dietro maschere, finzioni, rappresentazioni,
che alla lunga fatichiamo a sostenere.
E ci sentiamo stanchi, annoiati, frustrati, arrabbiati,
ce la prendiamo col partner, che non ci capisce, non ci ascolta, non, non…

E, invece, la soluzione sarebbe semplicissima,
perché sempre a portata di mano.
perché alberga dentro di noi.
E’ la capacità di accettarci per quello che siamo,
senza paragonarsi a chissà quali standard
di bellezza, di costume, di cultura, o di reddito.
E’ la capacità di apprezzare e rispettare il Dono di noi
che ci è arrivato, del tutto non richiesto, nè meritato.

E’ la capacità di fare tesoro di questo,
di riconoscerlo, di metterlo a disposizione del Mondo,
ivi compreso, se capita, anche ad un Partner.

Tutti abbiamo le nostre ferite,
in parte ci siamo nati, in parte sono frutto del percorso di vita,
dell’educazione, familiare, scolastica, sociale,
ma quelle stesse ferite sono quelle che, se riconosciute, accettate, superate,
ci permettono di scoprire quel grande Dono unico e irripetibile
che ciascuno di noi E’.

Anna Fata

In vacanza, ma non da noi stessi ..


vacanza

In questi giorni
le bacheche dei Social Network
sono madide di splendide foto,
paesaggi incantevoli, volti sereni e spensierati.

Vorrei, però, rivolgere un pensiero
anche a quel 50% di persone
che in vacanza non ci va quest’anno.
E magari non c’è stato neppure negli anni precedenti.
E magari neppure negli anni a venire.
Che i motivi siano economici, di salute propria o dei propri cari,
o altro ancora, poco conta.
Soprattutto se la scelta è stata per certi versi obbligata.
Quel che mi sento di dire è ricordiamoci di loro.
Le situazioni capitano sempre per farci comprendere qualcosa,
non sempre le lezioni sono ‘facili’.
Ecco perché è importante fare percepire la nostra vicinanza a tali persone …

Anna Fata

‪#‎ilcoachingolistico‬
‪#‎dalprofondodelcuore‬

Visioni soggettive ..


felicità

C’è una metafora che mi ha colpita molto, che rende molto bene l’idea.
Tra un ottimista e un pessimista
c’è la medesima quantità oggettiva d’acqua nel bicchiere.
Per poter cambiare la visione delle cose si può compiere
un’azione semplicissima: cambiare il bicchiere,
sceglierne uno più piccolo ove collocare l’acqua.
Tradotto: ridurre le aspettative.
C’è uno spazio infinito per essere felici.
Se lo si vuole, se si ha il coraggio di cambiare visione,
se ci si concede questa piccola, grande possibilità ..

Anna Fata